Il mancato pagamento da parte dei clienti ha un forte impatto sulla liquidità dell’impresa e può determinare spiacevoli conseguenze come, ad esempio, il peggioramento del merito di credito che: 1) nel caso di nuove erogazioni diventa preclusivo per l’accesso al credito e 2) per gli affidamenti a revoca o temporanei può portare ad una richiesta di rientro dell’esposizione, causando in molti casi possibili tensioni finanziarie.
Quando un credito non viene pagato entro i termini abituali di chiusura della transazione, si parla di “deterioramento del credito”, un processo che indica le fasi del peggioramento della posizione creditoria.
Per poter recuperare i propri crediti questi devono corrispondere alla definizione di credito certo, liquido ed esigibile.
- Credito certo: il creditore deve avere degli elementi che dimostrano l’esistenza del credito – attraverso un contratto, una fattura, delle bolle di accompagnamento ecc. – e il suo diritto a ricevere la somma dovuta.
- Credito liquido: il credito deve essere determinato nel suo ammontare e non in modo generico. L’importo, ad esempio, può essere quello di una fattura o la somma di più fatture.
- Credito esigibile: il credito non deve essere sottoposto a vincoli e condizioni o, se è sottoposto a un termine, dovrà essere scaduto. Ad esempio: un contratto prevede che il debitore paghi solo dopo che siano trascorsi un numero determinato di giorni dall’emissione della fattura. Solo dopo tale termine, il credito sarà esigibile.
Ci sono situazioni in cui recuperare il credito non è sempre conveniente e in altre situazioni risulta addirittura impossibile. Prima di intraprendere qualsiasi azione verso un debitore è consigliato rivolgersi a una società di recupero crediti per valutare attentamente il caso.
L’attività di recupero crediti costituisce una fase del credit management: lo scopo principale è quello di rivitalizzare un credito non pagato e grazie agli strumenti di legge trasformarlo in incasso futuro.
L’attività di recupero si divide in stragiudiziale e giudiziale.
Il recupero crediti stragiudiziale ha lo scopo di riscuotere crediti, insoluti ed esigibili, in via bonaria, senza l’instaurazione di un giudizio, ottenendo un risparmio economico considerevole e una veloce risoluzione del problema. L’obiettivo è di trovare una soluzione ottimale che soddisfi il creditore e che consenta al debitore di adempiere alla obbligazione. In questa fase è essenziale porsi in modo autorevole e deciso e allo stesso tempo collaborativo e istituzionale al fine di preservare e tutelare l’immagine aziendale dei clienti.
A regolamentare l’ attività di recupero stragiudiziale sono gli artt. 115 e 120 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza. Per ottenere la licenza dalla Questura, competente sul territorio, le agenzie di recupero crediti devono dimostrare di possedere tutti i requisiti professionali e le capacità tecniche richieste per lo svolgimento delle funzioni.
Le figure professionali, operanti nel settore del recupero crediti, sono sottoposte a periodici corsi di aggiornamento e qualificazione, al fine di garantire la conoscenza e il rispetto della normativa in materia di recupero crediti, antiriciclaggio e tutela dei dati personali.
In genere le fasi del recupero crediti stragiudiziale possono essere così definite:
- Analisi della pratica: verifica dell’effettiva sussistenza dei requisiti (il credito deve essere certo, liquido ed esigibile) per intraprendere l’attività di recupero crediti.
- Indagini preliminari: verifica anagrafica e rintracciabilità.
- Sollecito di pagamento e/o messa in mora, tramite P.E.C. e/o raccomandata A.R., con il quale si invita il debitore al pagamento entro un termine ben preciso.
- Recupero Crediti Telefonico (Phone Collection) con il quale si informa il debitore della sussistenza e dell’ammontare del debito e sulla volontà di recuperarlo bonariamente. È un’attività che permette di risolvere la maggior parte degli insoluti.
- Recupero Crediti Domiciliare (Field Collection) con il quale viene incaricato un collaboratore di recarsi al domicilio del debitore. La visita si rende necessaria per prendere atto dello stato apparente della situazione economica e delle reali cause dello stato di difficoltà, per prospettare soluzioni idonee a mettere in condizioni il debitore di poter pagare il creditore.
- Diffida legale tramite P.E.C. e/o raccomandata A.R..
- Indagini e analisi della situazione reddituale e patrimoniale: prima di intraprendere l’azione di recupero crediti giudiziale, è necessario accertarsi che esistano beni o patrimoni da aggredire, cioè pignorabili.
- Relazione conclusiva.
I vantaggi del recupero credito stragiudiziale sono diversi e sono, senza dubbio, importanti per un’azienda che ha necessità di riscuotere rapidamente dei crediti insoluti:
- Tempi più veloci: le tempistiche di invio di raccomandate, i contatti telefonici e le visite domiciliari, sono inferiori rispetto all’attività di recupero credito giudiziale.
- Costi inferiori: l’invio di raccomandante, le telefonate e gli appuntamenti sono molto più convenienti rispetto ai costi di un’azione legale.
- Velocità d’incasso maggiore: nel caso in cui l’attività di sollecito dovesse avere buon fine, il creditore riceve rapidamente l’incasso della somma.
È evidente che l’attività di recupero credito stragiudiziale è la via preferenziale da percorrere per ottenere rapidamente il pagamento dei propri crediti, risanare la mancanza di liquidità all’interno del flusso di cassa aziendale e mantenere il rapporto fornitore – cliente.
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